Presentazioni

On.le Roberto Massi Gentiloni Silverj

Vice Presidente  Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata
 
Questa pubblicazione è meritoria ed indispensabile per tre motivi fondamentali:

·         la riscoperta del musico sanginesino Giulio Bonagiunta quasi del tutto dimenticato;

·         il ricordo di Giulio Tallè, cara ed indimenticabile figura;

·         la conoscenza della Corale Bonagiunta, che tanto merito ha nell’aver portato la tradizione musicale della nostra terra in Paesi lontani.

Il Direttore della Corale Mario Baldassarri ha saputo fondere, in una sintesi efficace, la realtà felice del complesso musicale e la lunga storia che ha alle spalle, in un ambiente di grande rilevanza per la nostra Regione quale è San Ginesio per la sua storia gloriosa, per la figura di Alberico Gentili che lo rende noto all’intero mondo giuridico internazionale.

Un plauso quindi incontrastato a coloro che hanno contribuito a questa realizzazione e che continuano la loro opera per l’attività della Corale Bonagiunta.

L’esempio di questa pubblicazione, che viene da San Ginesio, è un’ulteriore dimostrazione della vitalità della nostra gente grazie alla quale la nostra cultura e la nostra storia trovano motivo di presenza attiva anche nella realtà di oggi.
 

Renato Pasqualetti

 Assessore ai Beni Culturali Provincia di Macerata
 
Da qualche anno nelle Marche si è lavorato con buoni risultati per lo studio e per la diffusione del patrimonio musicale della nostra Regione. Dall’importante edizione critica del dizionario dei musicisti marchigiani del Radiciotti, ai tanti interventi per il restauro degli organi storici, ad importanti operazioni che hanno riportato alla luce spartiti e produzioni musicali che giacevano dimenticate negli archivi e nelle biblioteche storiche.

Un impegno non scontato perché se nell’opinione pubblica ed anche nella sensibilità dei pubblici amministratori è cresciuta la cultura del restauro e della tutela di alcuni Beni culturali (penso alle tele, agli affreschi o ai monumenti), è ancora relativamente diffusa quella che riguarda il recupero dell’importante patrimonio musicale in gran parte ancora sconosciuto.

L’operazione compiuta con il libro  su Giulio Bonagiunta, oltre a dare lustro a San Ginesio, s’inserisce pienamente in questo solco: uno studio approfondito di un momento storico che sta attorno all’attività di un musicista come aiuto alla lettura della sua attività e contemporaneamente il recupero della sua musica, con la prospettiva di eseguirla e quindi di farla “rivivere”, consegnandola così recuperata alla sensibilità culturale contemporanea.

L’iniziativa intrapresa dalla Corale Bonagiunta, con l’importante contributo del professor Baldassarri, ha in questo senso una sua esemplarità e può costituire un’utile traccia non solo per le amministrazioni pubbliche e le associazioni culturali ma anche per le scuole di ogni ordine e grado che dovrebbero trovare in lavori come questo indicazioni per un’attività didattica e di ricerca che potrebbe appassionare i giovani, oltre che aiutare la loro crescita culturale.
 

Prof. Giovanni Cardarelli

Preside Emerito Istituto Magistrale “A.Gentili” San Ginesio
 
Il lavoro del prof. Mario Baldassarri, da sempre cultore appassionato della musica e delle lettere, suscita sentimenti sinceri di compiacimento e di gratitudine per aver ricostruito la civiltà ginesina del Cinquecento nei più pregnanti aspetti, riproponendo con scrupolo filologico i contenuti offerti da fonti diverse, antiche e contemporanee, e conferendo all’insieme, in maniera originale, una fisionomia che man mano si focalizza e fa rivivere eventi, passioni, emozioni di un glorioso passato, sentito di nuovo presente nella mente e nell’animo.

Senza inutili tecnicismi, la documentazione puntuale fa da solido sostegno ad un’analisi assai lucida, talvolta suggestivamente avvincente, mai spenta, dell’ambiente storico e culturale in cui fiorì la musica a San Ginesio, con particolare riferimento al suo più eccelso, ancorché poco conosciuto rappresentante, il musico Bonagiunta, così tenacemente tratto dall’oblio dall’opera del compianto presidente Tallè e che, grazie alla Corale omonima, ritorna all’attenzione degli studiosi e del più vasto pubblico.

Non resta, ora, che attendere l’ulteriore impegno del benemerito sodalizio, onde poter riascoltare il canto antico di Giulio Bonagiunta, certi che quella “sostanza musicale” proseguirà e completerà la raffigurazione di persone e di cose, rileverà ulteriori correlazioni con quel periodo storico così bene lumeggiato nella esemplare ricerca del prof. Mario Baldassarri.